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Visualizzazione dei post da agosto, 2007

L’Amministrazione Finanziaria ha l'onere della prova

Segnaliamo “ Risoluzione approvata dalla Commissione Finanze del Senato della Repubblica ” e commentata da Il Sole 24 Ore del 6 agosto 2007 concernente i “ Rapporti fisco-contribuenti: stato di attuazione dello statuto del contribuente e dell’obiettivo di ottimizzazione del servizio per i contribuenti utenti ”. La risoluzione in commento appare illuminante ed in contrasto con gli orientamenti assunti dall’Amministrazione Finanziaria fino a questo momento in materia di prove poste a carico del contribuente in presenza di accertamento da studio di settore. Nel paragrafo “obblighi per l’amministrazione finanziaria” si specifica che è necessario: "preservare la natura presuntiva degli studi di settore, il principio della loro revisione basata su analisi condotte insieme con le categorie e l’efficacia probatoria tale da attribuire sempre all’Amministrazione finanziaria l’onere della prova, in continuità con quanto già espresso dal Parlamento su tale tematica;” “rispettare il princi

Quattordici anni di passione

Lotta all'evasione. Parlamento e Governo vincolano l'attività dell'amministrazione finanziaria. Studi di Settore, la prova è del Fisco. Gerico da solo non basta a legittimare l'accertamento... Per gli studi di settore spetta sempre all'amministrazione finanziaria l'onere della prova. È’ questa l’importante affermazione contenuta nella risoluzione della Commissione Finanze del Senato del 6 agosto scorso, ribadita dal Governo il giorno successivo. L'onere della prova - dice la risoluzione - spetta all'ufficio e non al contribuente «in continuità con quanto espresso dal Parlamento». Alla Camera era già stato presentato, infatti, un ordine del giorno, in sede di conversione del Dl 81/2007, con il quale si impegnava il Governo ad adottare eventuali iniziative volte a chiarire che i maggiori ricavi derivanti dagli studi di settore non costituiscono, da soli, presunzioni semplici legittimanti l'accertamento, senza che l'amministrazione debba fornire ult

La nuova disciplina delle auto aziendali - Decreto legge n. 81, articolo 15-bis

Reintrodotta per le imprese la parziale deducibilità dei costi di quelle non strumentali Deduzione innalzata dal 25 al 40 per cento per i professionisti. Nella determinazione del reddito di lavoro dipendente, si considera il 30 per cento, e non più il 50, del costo forfetario dell'auto ricevuta in uso promiscuo dal datore di lavoro, risultante dall'applicazione delle tabelle Aci. In materia di redditi d'impresa, per gli automezzi aziendali non strumentali viene ripristinata una parziale deducibilità . Innalzata al 40 per cento la percentuale di deducibilità per le auto dei professionisti. Sono, in sintesi, le principali novità, in materia di deducibilità dei costi delle auto aziendali, contenute nel decreto legge n. 81, sull'extra gettito fiscale. Relativamente al reddito di lavoro dipendente, l'articolo 15-bis, comma 7, lettera a), del decreto in oggetto, modifica l'articolo 51, comma 4, lettera a) del Tuir, che disciplina la determinazione della componente in

Comunicato con le proroghe di agosto

Con un comunicato stampa diffuso ieri dalle Entrate, sono state annunciate proroghe e conferme. Gli adempimenti e i pagamenti fiscali e previdenziali con il modello F24, in scadenza dal 1° al 20 agosto, slittano al 20 agosto senza alcuna maggiorazione. Confermata, invece, la scadenza dell’8 agosto per i contribuenti interessati dagli studi di settore che devono effettuare i pagamenti di Unico 2007 con lo 0,4% in più. E ancora, niente proroga per i versamenti delle accise in scadenza al 16 agosto. Slitta al 1° ottobre il termine di presentazione online delle dichiarazioni annuali, Unico 2007 compreso. Viene quindi confermato il termine unico del 1° ottobre che era stato sdoppiato: una scadenza al 10 settembre, per le società di capitali, e l’altra al 25 settembre, per le persone fisiche con dichiarazione Iva e le società di persone.