Ultime fatiche in materia di studi di settore, con l’attenzione del professionista che si sposta sulla compilazione del modello dei dati rilevanti ai fini dell’automatismo accertativo. E’ opportuno evidenziare l’aspetto repressivo sancito dall’ultima legge finanziaria ravvisabile nell’aumento del 10% della sanzione pecuniaria applicabile in sede di accertamento, ai fini delle imposte sui redditi, dell’Iva e dell’Irap, per le seguenti violazioni: 1) omessa o infedele indicazione dei dati previsti nei modelli per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore; 2) indicazione di cause di esclusione o inapplicabilità degli studi di settore non sussistenti. La maggiorazione della sanzione si applica a condizione che il maggior reddito d’impresa , arte o professione, la maggiore imposta o la minore imposta detraibile o rimborsabile, nonché la maggiore base imponibile, accertati a seguito della corretta applicazione degli studi di settore, eccedano, ris pettivamente, il 10% di quanto dichiarato dal contribuente. La nuova misura sanzionatoria trova applicazione relativamente alle violazioni commesse a decorrere dal 1° gennaio 2007.
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