L'8 per mille e il 5 per mille sono due modalità che permettono ai contribuenti di devolvere una percentuale delle proprie imposte sul reddito a vari enti, associazioni e confessioni religiose.
Nonostante questi due meccanismi vengano spesso confusi, in realtà sono profondamente diversi sia per il loro funzionamento sia per gli enti a cui sono destinati. Scegliere a chi destinare l'8 e il 5 per mille non è obbligatorio, ma bisogna tenere presente che i due sistemi non si escludono a vicenda, anzi è possibile scegliere di effettuare entrambi, anche se ovviamente i beneficiari saranno diversi.
L'8 per mille ha costituito un deciso passo avanti, poiché riguarda non solo il mondo cattolico ma anche le altreconfessioni religiose e lo Stato stesso, a cui viene devoluto appunto l'8 per mille dell'IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) per scopi assistenziali, sociali, umanitari e caritativi.
In particolare, per il 2019 il 5 per mille potrà essere destinato a organizzazioni che rientrano nelle seguenti categorie : enti di volontariato, Onlus, cooperative sociali, enti ecclesiastici considerati Onlus parziali, associazioni di promozione sociale con finalità assistenziali (anch'esse considerate Onlus parziali), associazioni di diritto privato, enti diricerca scientifica e dell'università, ricerca sanitaria, attività sociali svolte dal comune del contribuente e associazioni sportive dilettantistiche.
Si può anche scegliere di destinare il 5 per mille alle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici.
Sono presenti 5 riquadri, ciascuno corrispondente a una categoria di enti (si dovrà quindi compilare solo uno di questi riquadri): volontariato e organizzazioni non lucrative, ricerca sanitaria, ricerca scientifica e universitaria, attività sociali svolte dal proprio comune e associazioni sportive dilettantistiche.
Per esprimere la propria preferenza è sufficiente firmare e indicare il codice fiscale del destinatario, che può essere trovato consultando gli appositi elenchi. Il codice fiscale non è invece necessario se si intende indirizzare il 5 per mille al proprio comune di residenza.
Ricordiamo che il 5 per mille non è un'alternativa all'8 per mille né lo sostituisce, infatti è possibile devolvere entrambi.
(fonte: AIRC, che si ringrazia per la completezza e la chiarezza dell'esposizione)
Nonostante questi due meccanismi vengano spesso confusi, in realtà sono profondamente diversi sia per il loro funzionamento sia per gli enti a cui sono destinati. Scegliere a chi destinare l'8 e il 5 per mille non è obbligatorio, ma bisogna tenere presente che i due sistemi non si escludono a vicenda, anzi è possibile scegliere di effettuare entrambi, anche se ovviamente i beneficiari saranno diversi.
Le origini dell'8 per mille
L'8 per mille è nato principalmente come sistema di finanziamento nei confronti delle varie religioni. Questo meccanismo è nato con il Nuovo Concordato del 1984 per sostituire l'ormai antiquata Congrua, che fin dai Patti Lateranensi del 1929 prevedeva che lo Stato italiano stipendiasse i membri del clero della Chiesa cattolica.L'8 per mille ha costituito un deciso passo avanti, poiché riguarda non solo il mondo cattolico ma anche le altreconfessioni religiose e lo Stato stesso, a cui viene devoluto appunto l'8 per mille dell'IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) per scopi assistenziali, sociali, umanitari e caritativi.
A chi può essere devoluto l'8 per mille
Nel compilare la dichiarazione dei redditi è possibile scegliere a chi destinare l'8 per milledell'IRPEF. Per l'anno 2019 i beneficiari tra cui decidere sono i seguenti: Stato, Chiesa cattolica, Unione italiana delle Chiese Cristiane Avventiste del 7° giorno, Assemblee di Dio in Italia, Chiesa Evangelica Valdese, Chiesa Evangelica Luterana in Italia, Unione delle Comunità Ebraiche italiane, Sacra Arcidiocesi ortodossa d'Italia ed Esarcato per l'Europa Meridionale, Chiesa apostolica in Italia, Unione Cristiana Evangelica Battista d’Italia, Unione Buddhista Italiana (a cui per il 2019 è stato aggiunto anche l'Istituto Buddhista Italiano Soka Gaccai) e Unione Induista Italiana.A chi può essere devoluto il 5 per mille
Una fondamentale differenza tra il 5 e l'8 per mille consiste nei beneficiari: infatti il 5 per mille è nato nel 2006 per finanziare gli enti che si occupano di ricerca scientifica, anche se negli anni ha ampliato il proprio campo fino a comprendere anche altri tipi di enti e associazioni.In particolare, per il 2019 il 5 per mille potrà essere destinato a organizzazioni che rientrano nelle seguenti categorie : enti di volontariato, Onlus, cooperative sociali, enti ecclesiastici considerati Onlus parziali, associazioni di promozione sociale con finalità assistenziali (anch'esse considerate Onlus parziali), associazioni di diritto privato, enti diricerca scientifica e dell'università, ricerca sanitaria, attività sociali svolte dal comune del contribuente e associazioni sportive dilettantistiche.
Si può anche scegliere di destinare il 5 per mille alle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici.
Il meccanismo del 5 per mille
Ciascun contribuente può indicare un solo beneficiario del proprio 5 per mille. La scelta deve essere indicata sul modello di dichiarazione dei redditi, oppure sulla scheda appositamente allegata al CU nel caso in cui non si abbia l'obbligo di dichiarazione dei redditi.Sono presenti 5 riquadri, ciascuno corrispondente a una categoria di enti (si dovrà quindi compilare solo uno di questi riquadri): volontariato e organizzazioni non lucrative, ricerca sanitaria, ricerca scientifica e universitaria, attività sociali svolte dal proprio comune e associazioni sportive dilettantistiche.
Per esprimere la propria preferenza è sufficiente firmare e indicare il codice fiscale del destinatario, che può essere trovato consultando gli appositi elenchi. Il codice fiscale non è invece necessario se si intende indirizzare il 5 per mille al proprio comune di residenza.
Ricordiamo che il 5 per mille non è un'alternativa all'8 per mille né lo sostituisce, infatti è possibile devolvere entrambi.
(fonte: AIRC, che si ringrazia per la completezza e la chiarezza dell'esposizione)
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