Passa ai contenuti principali

Obbligo Pos dal 30 giugno

Premessa

L’obbligo di accettare pagamenti effettuati attraverso carte di debito è stato oggetto, nei giorni scorsi, di ulteriori interventi normativi, questa volta fortunatamente concretizzatasi in un rinvio dei termini.
Con l’approvazione, infatti, da parte del Senato della conversione del decreto Milleproroghe in legge, è stato finalmente fissato il rinvio dei termini al 30 giugno 2014.

Un passo indietro

Al fine di poter comprendere l’innovazione introdotta, è necessario fare un passo indietro e ripercorrere l’intera vicenda.

Il provvedimento in oggetto è stato, infatti, emanato in attuazione dell’art. 15 del D.L. n. 179 del 2012 (il cosiddetto “Decreto Crescita 2.0”).
Tuttavia, sebbene le finalità inizialmente previste erano quelle di favorire i consumatori nei pagamenti, ridurre l’uso del contante per accrescere tracciabilità e sicurezza delle transazioni, il nuovo obbligo ha sin da subito destato moltissime perplessità, soprattutto tra i professionisti, i quali hanno visto nel nuovo adempimento un ennesimo, inutile, costo, nonché un ulteriore favore alle banche.

In mancanza dei necessari decreti attuativi, in un primo momento, l’obbligo è tuttavia rimasto solo sulla carta.


Solo con il successivo decreto interministeriale, emanato nel gennaio scorso, era stata fissata l’entrata in vigore del nuovo obbligo al 28 marzo, e, fino al 30 giugno 2014 l’adempimento avrebbe riguardato soltanto i soggetti il cui fatturato dell'anno precedente fosse stato superiore a duecentomila euro.

Le modalità di adeguamento per i soggetti con fatturato inferiore a 200 mila euro, esclusi in questa prima fase, sarebbero state definite con un successivo decreto, da emanarsi entro il 28 giugno.

Le prospettive future

In virtù delle novità legislative introdotte, è possibile dire che il regolamento emanato nel mese di gennaio non possa trovare applicazione, almeno con riferimento alla disciplina transitoria, in quanto non tiene in alcun modo conto del differimento accordato con il Milleproroghe.

È probabile, dunque, che sia necessario provvedere ad una sua totale riscrittura.
 I recenti sviluppi e gli ultimi aggiornamenti

Mancano pochi giorni alla data tanto temuta: quella entro la quale professionisti e imprese dovranno dotarsi dell’ormai contestatissimo Pos. Ma come al solito, in Italia, è il paradosso a fare da padrone e all’obbligo non corrisponde alcuna sanzione. Ben venga, dunque, il chiarimento fornito dal sottosegretario all'economia Enrico Zanetti in risposta all'interrogazione dell'onorevole Marco Causi in Commissione Finanze alla Camera, che sgombra il campo da ogni dubbio in merito alla possibilità di applicare sanzioni a professionisti e piccoli imprenditori che non volessero aderire a quanto prospettato dalla norma.
Viene, in pratica, confermato quanto chiarito tempo fa dal Consiglio nazionale forense e ribadito dalla Fondazione Studi dei consulenti del lavoro: con riferimento alla norma che impone di accettare i pagamento con carta di debito dal 30 giugno si deve parlare semplicemente di un onere e non di un obbligo giuridico. Una norma, quindi, nata con la semplice volontà di promuovere l’uso dei pagamenti con carta di debito, al fine di colmare il gap con gli altri Paesi europei e limitare la circolazione del contante.
Come già diverse volte ribadito da più parti, però, la strada per poter raggiungere questo obiettivo non può che essere individuata in misure tese ad abbattere i costi connessi ai pagamenti elettronici.
Introdurre infatti una disposizione che imponga l’accettazione delle carte di debito, senza peraltro delineare sanzioni, in un contesto quale quello attuale, nel quale i costi connessi al pos sono decisamente importanti, non può che sollevare critiche, senza portare ad alcun altro risultato. Se, quindi, si è finalmente compreso che non possono essere imposte ulteriori spese in questi periodi di grave crisi economica, l’ulteriore passo sarà quello di ridurre i costi connessi ai pagamenti elettronici, garantendo una migliore efficienza del sistema. 

Commenti

Post popolari in questo blog

Voucher Sportivo da €500 per Giovani 6-18 Anni – Scadenza 16 Maggio 2025

la Regione Lazio, in collaborazione con Sport e Salute, offre un’opportunità unica per i giovani residenti nel territorio:  Voucher Sportivi da €500  per attività fisica gratuita presso associazioni sportive accreditate. Ecco tutte le informazioni per partecipare: CHI PUÒ BENEFICIARE? Giovani tra  6 e 18 anni  (compiuti entro la data di domanda). Residenza in un Comune della  Regione Lazio . Priorità a nuclei familiari con  ISEE ≤ €50.000  (valido per l’anno in corso). COME PARTECIPARE? Accedi alla Piattaforma : Collegati a  https://bandi.sportesalute.eu   dalle ore 16:00 del 17/04/2025 alle 16:00 del 16/05/2025 . Autenticati con  SPID  o  CIE . Compila la Domanda : Inserisci i dati del destinatario (nome, cognome, codice fiscale, residenza, ISEE). Per minori, carica: ISEE del nucleo familiare  (rilasciato dall’INPS). Mo...

ON – Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero

  Hai un'idea imprenditoriale? Con ON puoi farla partire con un finanziamento agevolato! Sei giovane e vuoi lanciarti nel mondo dell’impresa? Sei una donna con un progetto da realizzare? Oppure hai già una micro o piccola impresa, ma vuoi farla crescere? Allora l’incentivo ON – Oltre Nuove Imprese a Tasso Zero potrebbe essere la spinta che ti serve. Invitalia ha messo in campo un pacchetto di agevolazioni per sostenere nuove attività imprenditoriali o per ampliare imprese già esistenti composte in prevalenza da giovani under 36 o da donne di tutte le età . A chi si rivolge ON? Micro e piccole imprese costituite da non più di 5 anni Con compagine sociale composta in maggioranza da: Giovani tra i 18 e i 35 anni Donne di qualsiasi età Anche persone fisiche che intendono costituire una nuova impresa dopo l’ammissione all’incentivo Cosa finanzia ON copre investimenti in: Industria e artigianato Servizi e commercio Trasformazione di prodotti agricoli Turismo e valorizzazione del p...

Classificazione Ateco 2025 – Aggiornamenti e Azioni Necessarie

A partire dal 1° gennaio 2025 , entrerà in vigore la nuova classificazione Ateco, che rappresenta un aggiornamento importante per tutte le imprese italiane. Questa revisione ha lo scopo di: Adeguare i codici delle attività economiche alle nuove realtà di mercato, come innovazione tecnologica, transizione ecologica e digitalizzazione; Uniformare i sistemi di classificazione a livello europeo per facilitare comparazioni e analisi tra Stati membri. Cosa Cambia: Nuovi codici per settori emergenti: Verranno introdotti codici specifici per attività legate all’e-commerce, ai servizi digitali e alla sostenibilità ambientale. Settori già esistenti, come manifattura o servizi tradizionali, vedranno una riorganizzazione per una descrizione più accurata. Modifiche amministrative e fiscali: I nuovi codici influenzeranno moduli dichiarativi, fatturazione elettronica e comunicazioni all’Agenzia delle Entrate . Ogni impresa dovrà adeguare i propri sistemi contabili e amministrativi al nuovo codice ass...